ADHD durante il COVID-19 - NUOVE LINEE GUIDA Europee


L'attuale crisi del virus COVID-19 sta creando sfide senza precedenti ad ogni livello della società. La chiusura delle scuole, le restrizioni relative ai contatti e alle uscite, comportano grosse difficoltà per le famiglie che tentano di trovare un compromesso e un nuovo modo per vivere insieme sotto lo stesso tetto.
Allo stesso tempo, anche per i clinici che si occupano di ADHD la situazione attuale rappresenta una grossa sfida, che solleva domande importanti su come fornire cure adeguate per i propri pazienti, sia dal punto di vista psicologico, sia farmacologico.

Per questo motivo, recentemente, il gruppo di lavoro  European ADHD Guidelines Group (EAGG), formato da clinici e ricercatori esperti dell'ADHD, ha sviluppato alcune linee guida per gestire e curare al meglio i pazienti con ADHD, in questo delicato periodo.

1. Diagnosi e follow up

Data la necessità di mantenere una distanza fisica, tutta la prestazione di servizi pertinenti dovrebbe continuare ad essere erogata, utilizzando strumenti di telemedicina, come video online o telefono.

2. Parent Training basate su strategie comportamentali

Il PT può aiutare a insegnare ai genitori come rompere i cicli coercitivi che l'ADHD nel bambino o nel genitore può provocare. L'uso appropriato di strategie comportamentali è importante durante questa crisi, quando le famiglie sono confinate insieme per lunghi periodi, in cui le tensioni possono facilmente aumentare e provocare un'escalation fuori controllo.
Diverse sono le strategie utilizzate, che puoi trovare in un altro nostro articolo.

3.Trattamento farmacologico

Solitamente il monitoraggio del trattamento farmacologico avviene in presenza, per valutare i parametri vitali e i cambiamenti comportamentali. Questa situazione ha reso impossibile per i pazienti e i loro famigliari aspettare di incontrare lo specialista. Per questo motivo, il monitoraggio può avvenire in modalità remoto o tramite telefono. Date le restrizioni sulla prescrizione dei farmaci stimolanti, si auspica una maggior flessibilità da parte delle autorità di regolamentazione, per far sì che i pazienti ricevano in modo tempestivo, massimizzando, allo stesso tempo, qualsiasi sforzo per ridurre il rischio di uso improprio del farmaco. 

Alcuni consigli pratici

- Le farmacie possono sperimentare un ritardo nell'approvvigionamento dei farmaci durante questo periodo, per questo motivo è necessario ordinare il farmaco con largo anticipo.

- Si sconsiglia di aumentare la dose del farmaco  per gestire gli stati di crisi/stress legato al confinamento. Allo stesso modo, deve assolutamente essere evitato l'uso di antipsicotici o di agenti sedativi, per gestire il comportamento dirompente. 

-Si consiglia di continuare a implementare strategie comportamentali raccomandate e di monitorare eventuali cambiamenti relativi al trattamento farmacologico.


Di seguito, l'articolo pubblicato dalla rivista Lancet il 17.04.20







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